Elezioni amministrative del 1990
Sindaco: Aldo Sala
Nel 1990, fu eletto sindaco il democristiano Aldo Sala.
Alle elezioni amministrative, la D.C. ebbe il 41,32%, il P.S.I. il 17,81%, il P.C.I. l’11,17%, la Lega il 10,35%, i Verdi il 4,6%, il M.S.I. il 3,8%, i Verdi Arcobaleno il 3,62%, il P.R.I. il 2,91%, il P.S.D.I il 2,61% e il P.L.I. il 2,01%.
Si formò una giunta bipartitica composta dai rappresentanti della D.C. e del P.S.I.
Fu durante quell’amministrazione che scoppiò anche a Verona lo scandalo di Tangentopoli.
La giunta andò in crisi per le inchieste della magistratura che toccavano i partiti politici e molti esponenti di primo piano dell’amministrazione.
Nel dicembre del 1992, ci fu un rimpasto di giunta ed entrarono in amministrazione due rappresentanti dei Verdi, che nel frattempo si erano uniti in un solo partito, un liberale e due esponenti della cosiddetta società civile.
Furono sostituiti parecchi assessori e la nuova Giunta Sala riuscì a concludere e quindi approvare il Progetto Preliminare di Piano o Piano di Salvaguardia, che poneva le premesse per il nuovo Piano Regolatore Generale; che sottoponeva a tutela tutte le aree paesaggisticamente più fragili e preziose della città; e che bloccava l’espansione edilizia nei territori ancora verdi e/o agricoli.
Il clima all’interno del Consiglio era molto caldo e litigioso, perché alcuni esponenti delle correnti della D.C. e del P.S.I., esclusi dalla Giunta, pur essendo i loro partiti in maggioranza, attuarono una dura opposizione, molto spesso ispirata dalle lobby economiche e di potere, che vedevano nel Piano di Salvaguardia un pericolo per i loro interessi.
Alla metà del 1993, dopo che la Procura aveva ‘avvisato’ vari consiglieri comunali e aperto inchieste sulle attività amministrative, la giunta Sala, pur essendo estranea ad ogni coinvolgimento giudiziario, si dimise perché fossero indette nuove elezioni e quindi si formasse un nuovo Consiglio Comunale, con la speranza che fosse ripulito dalle componenti che si erano compromesse con gli affari illeciti. Ma la D.C., il P.S.I., vollero formare una nuova giunta con sindaco Enzo Erminero.
La Giunta Erminero durò solo pochi mesi perché, causa vari avvisi di garanzia inviati ad alcuni esponenti della maggioranza, il primo dicembre 1993, trentatré consiglieri comunali si dimisero, circostanza che, per la prima volta, portò Verona ad essere amministrata da un commissario prefettizio in attesa delle elezioni del 1994.
Da quella data, iniziarono le amministrazioni della Verona della seconda repubblica.
Giorgio Massignan coordinatore Veronapolis
Veronapolis