Gli Alberi di Giuda tagliati alla stazione di porta Nuova
Il 20 ottobre su invito dell’Assessore alle strade e giardini Federico Benini si è tenuto il terzo incontro informale della costituenda Consulta del Verde della quale fanno parte oltre ai tecnici del Comune, i rappresentati delle categorie professionali (agronomi, architetti, florovivaisti…) e le associazioni ambientaliste tra cui il sottoscritto in rappresentanza di Veronapolis. Secondo lo stesso Assessore, la Consulta non potrà essere formalizzata prima di cinque mesi.
L’assessore ha illustrato l’andamento dei lavori lungo la nuova pista ciclabile nel piazzale della Stazione, oggetto della precedente riunione. Ha detto che contrariamente a quanto sperato non è stato possibile conservare i 18 alberi di Giuda esistenti e in sostituzione di quelli tolti a breve saranno messi a dimora 32 alberelli di tiglio e pero da fiore. Preciso che non è stato presentato alcun progetto o disegno che dimostrasse le ragioni della decisione.
L’assessore ha poi comunicato che a seguito dei lavori per il filobus in Viale delle Nazioni si dovranno togliere entro ottobre 18 bagolari, 11 cedri, 5 pini domestici per un totale di 34 alberi adulti e sani. Anche in questo caso non è stato presentato alcun progetto. Per compensare la scomparsa degli alberi che colpisce soprattutto la 5^ circoscrizione, ha detto che verranno messi a dimora a breve altri alberi in diverse aree della zona, anche se, ha precisato, il progetto del filobus non prevede nulla per il verde.
Sono intervenuto facendo presente all’Assessore Benini che circa un mese fa nell’incontro di Veronapolis con l’Assessore all’ambiente Ferrari e il Presidente AMT Mazza, Guido Zanderigo e il sottoscritto abbiamo espresso forti preoccupazioni sulle ricadute ambientali che avrà il progetto del Filobus. Nell’incontro abbiamo appreso che il Comune e AMT hanno avviato “uno specifico studio per valutare i possibili interventi di miglioramento” anche con l’impiego della vegetazione.
Ho sottolineato che con l’abbattimento di questi nuovi 34 alberi, che vanno ad aggiungersi alle altre centinaia già abbattuti a causa del filobus, si stanno facendo molti passi indietro rispetto alle promesse e si tenta di ovviare con interventi di compensazione: piantumazioni eseguite alla giornata senza un progetto e senza un programma complessivo. Pur tenendo presente che il disgraziato progetto del filobus è stato ereditato dalle precedenti amministrazioni, l’attuale maggioranza comunale in ogni caso non parla mai del provvedimento più importante che dovrebbe essere preso e che è previsto sia dal PAT sia dal vigente Regolamento sul Verde Pubblico e Privato: Il Piano del Verde, che ha due obiettivi:
- Conoscere quanto verde abbiamo a Verona
- Programmare le nuove aree da riforestare
L’Assessore Benini ha detto che non è a conoscenza degli impegni presi dal suo collega all’ambiente e che, il Piano del Verde, è di competenza dell’Assessore all’Urbanistica del quale non conosce le procedure. Alcuni interventi dei presenti alla riunione hanno rimarcato la necessità di un migliore coordinamento tra gli assessorati e la necessità di far intervenire alle riunioni della Consulta per il Verde anche l’Assessore all’Urbanistica visto che il Piano del Verde riguarda come minimo due assessorati.
L’Assessore si è dimostrato disponibile ad invitare la collega all’Urbanistica Bissoli alle riunioni del settore giardini, ma crede che questa vorrà partecipare solo dopo la costituzione ufficiale della Consulta del Verde.
Dalla sintesi di cui sopra emerge che, nonostante la buona volontà dell’Assessore Benini, esiste uno scollamento tra i diversi assessorati. E’ ben strano che, a distanza di più di un anno dalla formazione della nuova Giunta, l’Assessorato all’Urbanistica che dovrebbe aver già avviato l’iter per il Piano del Verde non abbia sentito la necessità di confrontarsi sia con l’Assessorato Strade e Giardini, sia con i cittadini per ottemperare a quanto promesso in campagna elettorale sull’Urbanistica Partecipata.
Il tema del verde è uno dei più sentiti dalla popolazione ed è uno di quelli che ha le ricadute più importanti per il cambiamento climatico. Sarà ben difficile per il Comune ottenere qualche risultato se non inizia subito un confronto con la cittadinanza.
Alberto Ballestriero
Coordinatore Gruppo Verde
Veronapolis
premetto che siamo alle solite il regolamento del verde è “l’asino di più padroni e quindi nessuno lo alimenta ed è evidente che l’asino poi muoia” stando poi ad una inadempienza amministrativa consiglierei di informare scrivendo a latuapa.gov.it dovrebbe intervenire come il difensore civico…….. per arrivare ad un coordinamento per la soluzione del mancato rispetto del regolamento
Cioè il settore strade e giardini non è al corrente degli impegni presi dal collega del settore ambiente…. Ma sarà così difficile parlarsi? E non ho capito, chi è che decide il taglio degli alberi, non lo avevano visto prima? Pianteranno alberelli che faranno la fine di quelli ripiantumati recentemente, o finiscono miseramente a causa della siccità, o vengono abbattuti dal primo temporale di stagione perché piantumati troppo in superficie….
Anche a mio avviso da quanto ho letto emergono carenze organizzative dell’amministrazione comunale.
E’ un tema importante per la collettività e pertanto dovrebbe essere seguito con maggiore impegno dalle istituzioni. Purtroppo sembra che non venga data l’importanza che ha in generale e sarebbe auspicabile arrivare ad avere prima possibile il piano del verde come riferimento
Caro amico Giorgio se non sei apprezzato, non ti considerano e nei Comuni esistono sempre quelli che sanno sempre tutto. Sembra che esegua o per il bene dei cittadini, ma mirano soltanto al loro prestigio. Tagliano piante per loro principale scopo, senza progettare prima essendoci dei tecnici soltanto politici e mai esperti. Consolati perché in zona stadio hanno messo enormi vasi con oleandri. Tanto vaso e poche piante. Come faranno a travassrli?
Una indagine sul verde a Verona, limitata a B.Roma, labbiamofatta e riscontrati carenze di monitoraggio da parte del comune e errate quantificazione di verde a standard. Spesso si identifica l’albero inserito i un spartitraffico come verde fruibile e a standard. Bisogna distinguere il vede di piantumazione “VS”cosi detto nelle norme urbanistiche con il verde urbanistico a standard “DM 1444/1968vigente” le amministrazioni precedenti, alla problematica verde ci domandavano al verde delle Tiricellle, verde privato.
Senza voler lanciare accuse, ricordo un fatto storico che fu, se non erro, il primo caso di tangentopoli a Verona..
Le cd,”siepi d oro sull autostrada”.
Ciò anche in virtù di una particolare legislazione tributaria che…