Bisogna dare atto all’amministrazione comunale di Verona di aver ben operato per la chiusura totale della ZTL in centro storico. Tuttavia questo provvedimento rischia di essere vanificato da altre iniziative sulla viabilità che la giunta ha adottato.
Parlo dello spostamento dei mercatini di Natale in Via Pallone resosi necessario per questioni di sicurezza che la collocazione negli antichi cortili scaligeri non poteva garantire. Ma scegliere di spostarli a metà di Via Pallone, una delle vie fondamentali per la distribuzione del traffico urbano si è rivelata una scelta infelice. Via Pallone sostiene diversi tipi di mobilità : automobili, autobus, biciclette e numerosi pedoni. Basti pensare che la chiusura di questa importante arteria si è ripercossa sulle vie limitrofe già oberate dal traffico che si è quindi moltiplicato in Via Adigetto, Vicolo San Domenico, Vicolo Croce Verde, Via Ponte Rofiolo, Via Bertoni, Via Caserma Ospital Vecchio, Stradone S. Fermo. Le automobili continuano a circolare nella vana ricerca di un parcheggio in queste vie che sono solo blandamente controllate dai vigili. Per non parlare dei disagi causati dalle modifiche degli itinerari degli autobus, ulteriori fonti di smog e rumore.
Ad esempio vicolo S. Domenico, una via stretta dove hanno sede diversi uffici pubblici tra cui Il Giudice di Pace, è diventata una sorta di circonvallazione interna e dove, specie al mattino, si formano code per consentire la fermata e la sosta dei pulmini che portano i disabili alle attività che si tengono presso il centro Barbarani al civico n°11. In questa via non si vede mai un vigile che faccia rimuovere o sanzioni le numerose auto perennemente in sosta negli stalli per disabili, negli spazi di manovra dei passi carrai e negli spazi di sosta per le moto.
E pensare che invece di chiudere Via Pallone si potevano spostare i mercatini 50 m più indietro verso Ponte Aleardi nel parcheggio esistente lungo le mura scaligere usufruendo anche dei giardini San Josemaria Escrivà al di la delle mura. Sarebbe stata anche un’ottima occasione per sistemare più dignitosamente questo spazio verde. In caso di necessità Il limitrofo lungadige Capuleti, pochissimo trafficato e molto gradevole paesaggisticamente, avrebbe potuto rappresentare un’ottima zona di espansione.
In questo modo; senza chiudere strade, senza deviare il traffico, senza spostare gli autobus, senza creare disagi si sarebbe potuto realizzare lo stesso un ottimo mercato a due passi dal centro e in continuità con il vicino mercatino dell’ex Macello.
Alberto Ballestriero
Coordinatore Gruppo Verde Verona Polis
Condivisibile quanto detto, ma le domande da farsi sono: Verona ha bisogno di attrarre ulteriore traffico veicolare, per fare aumentare i livelli di inquinanti nell’aria (vedi allerta arancione del 19/11)? Verona non e’ già visitata per i suoi monumenti e la sua storia senza moltiplicare a dismisura gli eventi?
Io giudico non infelici dimmi le scelte scellerate di questo comune che chiudendo al traffico il centro storico ha intasato di auto parcheggiate dovunque borgo Trento già capro espiatorio di tutte le manifestazioni che già si fanno in questa città !
In più hanno riproposto il pattinaggio su ghiaccio pure attrattore di traffico, con musica a tutto volume nel fine settimana .
Da ricordare che la vasca dell’ Arsenale era l’unico posto di ritrovo al sole in questo periodo x adulti e bambini in un infelice quartiere privo di verde e giardini!
Resta il fatto che il centro storico viene riservato ai cittadini che vivono o lavorano nel centro storico, viceversa alcune zone di Verona Sud vicine alla Fiera vengono sottratte periodicamente ai cittadini che ivi vivono e lavorano per farne parcheggio esclusivo per i non meglio precisati “autorizzati ente fiere”! La domanda allora è: tutti i cittadini sono uguali e sono portatori di pari dignità o, per caso, ci sono quelli di serie A e quelli di serie B?
Che non sia il caso che i parcheggi la fiera – con tutti i finanziamenti regionali e statali che prende- se li faccia in adeguate aree abbandonate della Zia vicino agli svincoli di autostrada e tangenziali con adeguato servizio di bus navetta rispettando la vivibilità e le attività dei quartieri limitrofi? E il Comune di Verona (primo azionista di Veronafiere) non è che operi in un reiterato e scorretto conflitto di interessi quando emette ordinanze che prevedono persino -come accaduto- contravvenzioni al residente disabile che ha regolarmente parcheggiata l’auto nell’apposito stallo sotto casa ma non risulta tra i mitici “autorizzati ente fiere”?