Ho letto l’interessante articolo “Verona non diventi parco turistico. I B&B in periferia? Non hanno senso”, apparso su L’Arena dell’8 agosto u.s.
Per il prorettore Giacobazzi portare i turisti lontani dal centro e nelle periferie è inutile, perché Verona è in poche centinaia di metri. Oltre questo raggio sconfiniamo forse in terra aliena?
Pensiamo per esempio, passata la Porta del Vescovo, se ascendessimo verso sinistra e c’incamminassimo per via Fincato, potremmo godere dello scorcio fantastico delle mura con il giardino dedicato a Baden Powell ( fondatore del movimento scout) e tutti gli alberi bellissimi che ci sono e una fontana che forse, ora, nonostante il restauro non è valorizzata ma è un esempio mirabile di architettura di inizio secolo scorso e se ci fosse un chiosco e qualcuno che si occupasse di fare una programmazione estiva di eventi, come presentazioni di libri, piccoli concerti acustici, laboratori, contest di poesia o magari una festa di un week end con stand vari, sarebbe la fine del mondo e la vivacizzazione (finalmente) di una zona a lungo negletta e lasciata in degrado – dietro al parco delle Colombare e ad un passo da Veronetta dove c’è anche il bastione della Maddalena.
Procedendo verso via Fincato sulla destra c’è un palazzo bellissimo totalmente vuoto e chiuso ma ristrutturato, dove una volta c’era la pizzeria “La Cancellata”, che ha anche un notevole giardino (ora in degrado): questo potrebbe essere trasformato in un B&B od ostello o residence universitario. Vicinissimo al centro ma anche alla Valpantena. E magari con prezzi accessibili.
Se viriamo a dx potremmo arrivare alla chiesa di San Giuseppe fuori le mura: ha un campanile che è la copia esatta di quello di San Marco a Venezia – inoltre all’interno c’è un bellissimo organo oltre ad altri elementi architettonici notevoli.
Tutta la parte antica della circoscrizione 6a, che parte da via Morando e prosegue per via Fracastoro e arriva in via Caliari è piena di villette in stile Liberty. Abbiamo il cimitero ebraico interessantissimo da visitare.
Abbiamo un impianto sportivo favoloso da sfruttare per eventi che è lo sporting club ex Mondadori.
Abbiamo pure il Gavagnin – e il turismo sportivo non è inferiore a nessun altro tipo di turismo.
Se qualcuno competente studiasse itinerari anche in periferia, avremmo dei flussi turistici che porterebbero ricchezza e “l’economia che gira” anche qui.
Esiste l’associazione Quartiere Attivo APS che ha raccontato bene ogni zona della città. Esiste un magazine che fa articoli e mappe, soprattutto per turisti e studenti universitari che si chiama Salmon Magazine.
Esistono tante cose, specialmente realtà artigiane davvero interessanti: Gaio il calzolaio specializzato nelle scarpe da golf, i frantoi, le corti, le ville, la Valpantena appunto e la Lessinia con le sagre e le malghe e i paesini tipici, penso al forno Bonomi ma anche a tutti i ristoranti che propongono i nostri piatti tradizionali. Pensiamo a tutti i bar, ristoranti pizzerie, hosterie, gelaterie, gastronomie tutte con le loro peculiarità, solo in sesta circoscrizione che è dove abito e che conosco di più. Figuriamoci le altre sei – esclusa la prima che è il centro storico appunto.
- Penso al Film festival della Lessinia.
- Penso al sistema delle fortificazioni austriache.
- Penso al parco dell’Adige.
- Penso alle Torricelle e al percorso della salute che, se modernizzato, diventerebbe una meta invidiabile
- Penso alla fiere (Verona Mineral Show che ha una sezione dei musei di storia naturale con i laboratori, che andrebbe di molto valorizzata! Job Orienta – l’educazione e l’istruzione sono le chiavi del nostro futuro). Poi ci sono tutte le altre storiche che attraggono decine di migliaia di turisti .
- Penso alla zona ex magazzini generali dove c’è pure un museo!
E la Valdonega? La Valfiorita?
Verona non è solo il centro storico, Verona è grandissima e non si può andare avanti a concentrare orde di persone sempre negli stessi luoghi, inflazionandoli – in quale città si ha la fila che abbiamo noi per il balcone di Giulietta che pure è un falso storico?
Esistono diverse categorie di turismo e se ci fosse una pianificazione e un lavoro di squadra avremmo magari il doppio dei turisti, ma ben distribuiti, per tutta la città, e non fatti accalcare come bestiame in poche centinaia di metri. e una distribuzione omogenea della ricchezza che porta il turismo oltre che alla cultura di riflesso.
Smettiamola perciò di considerare le periferie posti da ignorare.
coordinatrice VeronaPolis – accessibilità.
Per non parlare delle splendide passeggiate lungo i canali e le risorgive di Montorio o lo spettacolare pantheon, l’ ipogeo affrescato a Santa Maria in Stelle, che da solo varrebbe una visita a Verona
Grazie per la segnalazione! Montorio è un piccolo gioiellino in effeetti e il Pantheon bhè è qualcosa di fantasmagorico!
Anch’io avrei segnalato Montorio perché con le sue acque e la sua luce è un luogo di silenzio e bellezza. Di recente è stato istituito ufficialmente il parco del Fibbio e delle risorgive: speriamo che diventi realtà.
Grazie del contributo!
Che Verona sia in pochi centinaia di metri mi sembra una banalità figlia del suo tempo.
Ma che Verona, grazie ad amministratori banalotti, come minimo, abbia vergognosamente vissuto sugli allori, fino a mangiarne tutte le foglie è, ahimè, nei fatti. Vedasi il mercatino dei grembiuletti di Romeo e Giulietta. E qui si aprirebbe un discorso lungo. Consiglierei una visita alla colonna dell’aquila a s. Lucia. E poi al cimitero in cerca di un poco di storia cittadina ( 6 maggio 1848) battaglia di S. Lucia.
Grazie per le segnalazioni! Effettivamente anche il cimitero monumentale è una meta davvero interessante per il suo patrimonio artistico/statuario.
Brava Alessandra Corradi, cittadina attiva su molteplici e delicati fronti. Chi non interpreta Verona in ottica di “Grande Verona” con l’interland parte attiva per turismo, economia, logistica del trasporto ecc.. difficilmente potrà suggerire risposte utili alla città!
Daniele Furlani
Dirigente scolastico Alberghiero Berti
Grazie! Approfittiamone per citare la magnifica ma in tremendo abbandono Villa Pullè al Chievo, nel cui parco trova sede proprio l’istituto Alberghiero Berti.
Che belle cose avete scritto!!! Suggerisco anche il sentiero che da Valdonega porta alla fontana di Sommavalle! Sarebbe bellissimo creare un piccolo spazio di sosta e meditazione, ed è entusiasmante vedere l’acqua che sgorga dalla caverna!!
Grazie Federica 🙂
Qualcuno ha citato l’ipogeo di S. Maria in Stelle, ed eccomi chiamata in causa perché sono una volontaria dell’associazione https://www.ipogeostelle.it/
Noi vi accompagniamo a visitare un luogo indimenticabile: sotto la chiesa, e con la bella chiesa rinascitantale, forma un unicum di cultura e religione millenarie. Vi accogliamo in piccoli gruppi su prenotazione (info@ipogeostelle.it). Un’occasione per conoscerci, per condividere impressioni, per ammirare in silenzio, per farvi venire la voglia di esplorare il paesaggio in superficie che veramente è uno dei tanti panoramici richiami della Valpantena. Abbiamo la pista ciclabile lungo il progno a partire da borgo S. Croce… insomma, vale la pena darsi una mossa 😉
Grazie Ida per le preziose info! Approfittiamone per aggiungere che l’ipogeo si trova sul territorio dell’8a circoscrizione 🙂
Segnalo la bellissima Avesa e le storie delle sue “lavandare”…se poi si è appassionati di immersioni da brivido nel verde, la camminata in Val Borago é uno spettacolo!