Per migliorare la programmazione della città , è necessario e indispensabile bloccare il rapporto tra politica e affari, che ha determinato le scelte urbanistiche del passato e utilizzare un metodo di pianificazione partecipata, dove siano analizzati i reali bisogni della collettività e le risposte offerte dal territorio.
Il metodo dell’urbanistica partecipata permette alla popolazione, attraverso propri rappresentanti e facilitatori tecnici, di intervenire attivamente agli studi e alla stesura delle scelte d’uso del territorio, trasformando i cittadini da utenti a soggetti attivi nella progettazione urbanistica.
Per attuare un tale sistema, è fondamentale avviare un percorso formativo di conoscenza, che affronti i temi riguardanti le principali necessità economiche, sociali, ambientali e culturali, e le possibili risposte offerte dal territorio.
Innanzitutto, sarebbe necessario:
1. Organizzare dei tavoli di lavoro tra gli esponenti della società civile e gli amministratori, coordinati da facilitatori tecnici.
2. Coordinare i risultati dei tavoli di lavoro, considerando il territorio un contesto omogeneo composto da vari sistemi urbanistici.
3. Iniziare ad analizzare e poi progettare la città attraverso sei sistemi:
3a) quello economico-produttivo;
3b) quello residenziale e della solidarietà ;
3c) quello delle eccellenze;
3d) quello della mobilità ;
3e) quello del verde;
3f) quello didattico-culturale-museale.
 4) Durante i lavori di pianificazione, sarà indispensabile:
4a) mettere in tutela il territorio in esame.
4b) Bloccare ogni nuova espansione edilizia.
4c) Ricercare le aree dove insistono edifici e capannoni inutilizzati e fatiscenti per bonificarle e rinaturalizzarle.