Forte Santa Caterina. Foto rendering ufficio stampa Comune di Verona
Scusatemi se ritorno su un progetto di cui ho già scritto parecchio e anche raccolto oltre 1.100 firme, ma ritengo corretto informare chi mi legge sui miei dubbi.
Ricordo che si tratta di una proposta della precedente amministrazione, finanziata con i fondi europei P.N.R.R. e, con delle variazioni, fatta propria dall’attuale giunta.
Sono iniziati i lavori di demolizione nella zona del forte Santa Caterina. A mio avviso si poteva cogliere l’opportunità per liberare il suolo da tutte quelle baracche inutili e collegare l’intera area al Parco dell’Adige. Si sarebbero riportati a verde 76.000 mq, iniziando una vera svolta ecologica.
I fondi europei si sarebbero dovuti utilizzare per il recupero delle tante aree dismesse, quali l’Arsenale o le varie caserme militari in centro storico, che avrebbero potuto ospitare le funzioni che l’amministrazione intende destinare al Pestrino.
Considerato che le nuove costruzioni ospiteranno i disabili e i loro famigliari, la domanda che mi sono sempre posto è perchè si è voluto relegarli in una zona priva di infrastrutture viabilistiche e di servizi pubblici.
Nutro il timore che il vero obiettivo sia quello di utilizzare questo intervento come testa di ponte per una futura urbanizzazione di quella grande area rimasta ancora agricola.
Giorgio Massignan coordinatore Veronapolis
Veronapolis