Riflessioni sul filobus

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Vorrei proseguire le riflessioni sul filobus relativamente a come quest’opera – inevitabilmente impattante – potrà trovare non solo un suo attento inserimento nel tessuto urbano, ma soprattutto trasformarsi in occasione per migliorare il sistema di mobilità e, in termini più generali, la vivibilità della città di Verona.
Nei giorni scorsi vi è stato un incontro, proprio sulle criticità del progetto così come ereditato dalle precedenti Amministrazioni, tra l’Assessore alla Mobilità Ferrari, il Presidente dell’AMT Mazza e una rappresentanza di Veronapolis. Il positivo colloquio ha evidenziato l’attenzione e la preoccupazione dell’attuale Amministrazione riguardo tale delicato tema. Inoltre siamo stati informati che è stato avviato uno specifico studio per valutare i possibili interventi di miglioramento.
Peraltro – come ben noto anche a Veronapolis – le possibilità di intervento sono ad oggi limitate dallo stato di avanzamento dell’opera e dal recupero delle risorse economiche necessarie a coprire i costi delle eventuali migliorie.
È chiaro che la mancanza di un progetto integrato fin dal principio con la mera realizzazione filoviaria sta giocando a sfavore di una soluzione immediata attuabile sull’intero tracciato e che i tempi ancora necessari per completare, discutere e approvare lo studio avviato da questa Amministrazione lasceranno ancora meno spazio di manovra per le azioni volte a rendere meno impattante l’infrastruttura.
Vi è dunque il concreto pericolo di ridurre le pur lodevoli intenzioni espresse dall’Amministrazione a quei pochi interventi puntuali che appariranno – una volta completato lo studio – ancora fattibili e finanziabili.
Veronpolis auspica dunque che sia possibile licenziare al più presto le linee guida per un corretto inserimento del filobus, linee guida attraverso cui l’Amministrazione potrà indicare la propria visione della città. La loro attuazione potrà trovare parziale applicazione già in questa fase di lavori – verosimilmente nella parte più aderente al tracciato interessato dai cantieri – attraverso gli strumenti di variante che la legge mette a disposizione della Stazione appaltante. In momenti successivi – grazie allo sviluppo e al finanziamento di progetti puntuali, ma coerenti con la visione generale già fissata – potranno essere poi realizzati i necessari completamenti di ambito più generale portando a termine i percorsi pedonali e ciclabili di adduzione al sistema filoviario e la riqualificazione delle aree di interscambio per riconsegnarle alla vivibilità della cittadinanza.
In questo modo anche futuri finanziamenti da diverse fonti (come già stato con PNRR, progetti Europei, interventi davvero a favore della cittadinanza da parte della Fondazione Cariverona, ecc.) potranno concorrere a completare il disegno di un nuovo volto per la città che la realizzazione filoviaria ha messo in moto.

Guido Zanderigo
Coordinatore Gruppo Mobilità
Veronapolis

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